Loving Vincent è un film sperimentale del 2017, che porta sullo schermo 65000 frame realizzati in olio su tela, che sono stati dipinti da un team di 125 artisti provenienti da varie parti del Globo. Il film è diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman. La produzione è britannico-polacca ed è stato in parte finanziato da una campagna Kickstarter. Ha ricevuto diverse nomination, tra cui Oscar, Golden Globe, Annie Award, e ha vinto il Premio del Pubblico al Festival d'Annecy.
Un anno dopo la morte di Vincent van Gogh, il postino Joseph Roulin affida al figlio Armand il compito di recapitare l'ultima lettera di Vincent al fratello Theo. Sebbene svogliato, Armand accetta l'incarico, ma scopre presto che Theo è morto. Decide allora di recarsi a Auvers-sur-Oise per chiedere al dottor Gachet, che aveva Vincent in cura, l'indirizzo della famiglia di Theo. Parlando con le persone che conoscevano Vincent o che avevano avuto a che fare con lui nei suoi ultimi giorni, Armand si insospettisce sempre più sulla causa della morte di Vincent. Già il padre gli aveva espresso i suoi dubbi che si trattasse di suicidio e ora i dubbi non fanno che accumularsi. Armand decide quindi di intraprendere una seconda missione: scoprire la verità sulla morte di Vincent.
Loving Vincent è il primo film interamente dipinto su tela, prendendo ispirazione da opere famose e non di Van Gogh. Tutti i personaggi del film sono tratti da quadri dipinti dall'artista. Le scene sono state girate in live action su green screen ed è poi stata usata la tecnica del rotoscope per realizzare i frame dipinti. Un'opera unica che vi catturerà sia per la tecnica sia per la trama avvincente e ben scritta. Un capolavoro di cui si può letteralmente prendere ogni fotogramma per dirne che è un quadro, un’opera d’arte.