Paprika è un film del 2006, diretto da Satoshi Kon e prodotto da MadHouse.
La storia segue la dottoressa Atsuko Chiba, che utilizza una tecnologia sperimentale per esplorare i sogni dei pazienti sotto l'alter ego di Paprika, ma quando il dispositivo finisce nelle mani sbagliate, il confine tra sogno e realtà inizia a dissolversi. Tratto dall'omonimo romanzo di Yasutaka Tsutsui, il film esplora il confine tra sogno e realtà, creando un'esperienza visiva e narrativa che omaggia profondamente la settima arte.
La produzione iniziò nel 2003 con la scengeggiatura e a fine 2004 Kon iniziò a lavorare alla sceneggiatura, sebbene la scrittura della storia non fosse ancora completata. Per gli storyboard inoltre Kon adottò un metodo non convenzionale, collegando tra loro le immagini. Questo approccio ha permesso di costruire una narrazione fluida e onirica, caratterizzata da transizioni ipnotiche tra scene e mondi diversi. L'art direction distingue chiaramente le scene del mondo reale, dai toni smorzati, da quelle oniriche, caratterizzate da colori vividi e surreali. L'uso della computer grafica è stato integrato con grande attenzione, contribuendo a effetti visivi straordinari, come il corridoio ondeggiante nel sogno dell'ispettore Konakawa e i coriandoli digitali che aggiungono profondità alla scena della parata. Paprika è un film metacinematografico che riflette sulla natura stessa del cinema, sfruttando il linguaggio del sogno per creare una narrazione che sfida la logica tradizionale, rendendolo una delle opere più affascinanti di Satoshi Kon.
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