Making of: Nimona

La produzione di Nimona è una storia di passione, creatività e resilienza. Originariamente concepita come una webcomic dal talentuoso ND Stevenson, Nimona è rapidamente diventata più di un semplice personaggio; è diventata un simbolo di ribellione, trasformazione e autenticità. La transizione dalla pagina al grande schermo non è stata semplice, ma l'amore e la dedizione per il personaggio e il suo mondo hanno permesso di superare ogni ostacolo.

< La genesi di Nimona >

È stata la fascinazione di Stevenson per i personaggi che potevano adottare altre forme a ispirare inizialmente la vivace Nimona dai capelli rosa, una mutaforma che ha la capacità di trasformarsi a piacimento in ogni sorta di creatura.

Quando era alla scuola d'arte, ND Stevenson ha sviluppato la rivoluzionaria graphic novel Nimona, così chiamata per la sua protagonista mutevole che tipicamente assume la forma di un'adolescente punk e arrabbiata. Pubblicata originariamente su Tumblr come webcomic dal 2012 al 2014, Nimona segue il cavaliere caduto in disgrazia Ballister Boldheart e l'omonimo personaggio, che diventa sia la sua aiutante che un’amica inestimabile. Nel 2015, quando Stevenson aveva solo 23 anni, Nimona è stata ripubblicata come graphic novel, è entrata nella lista dei bestseller del New York Times ed è stata nominata per il National Book Award for Young People's Literature.

Nel 2015, la 20th Century Fox Animation ha acquisito i diritti per un adattamento cinematografico animato della graphic novel. Il film sarebbe stato prodotto da Blue Sky Studios con Patrick Osborne alla regia. Nel 2019, la Walt Disney Company ha completato l'acquisizione di Fox e quindi di Blue Sky Studios. Nel 2020, Troy Quane e Nick Bruno vennero chiamati alla regia di Nimona, dopo aver finito di lavorare al film Spie sotto copertura dove erano sempre co-registi.

Tuttavia nel 2021, la Disney ha annunciato la chiusura dei Blue Sky Studios e l’annullamento della produzione di Nimona. Nel 2022, è stato annunciato che Annapurna Pictures aveva acquisito Nimona e lo avrebbe rilasciato su Netflix nel 2023. DNEG Animation è stata annunciata come partner di animazione del progetto.

Il film Nimona ha impiegato 8 anni per essere realizzato e ha affrontato molte sfide e ostacoli, ma grazie alla forza della protagonista e alle persone che ci si sono affezionate è stata possibile la sua realizzazione.

In occasione di View Conference, abbiamo incontrato Troy Quane e Nick Bruno, registi, ND Stevenson, autore della graphic novel, e Ted Ty, direttore dell'animazione, e parlato delle sfide affrontate per realizzare Nimona.

< La storia >

Nimona è ambientato in un mondo che fonde aspetti della società medievale con tecnologie futuristiche, come macchine volanti e balestre laser. Quando l'apprendista cavaliere Ballister Boldheart viene incastrato per un crimine orribile, è costretto a fuggire dai suoi stessi compagni e a unirsi alla compagnia di una caotica mutaforma di nome Nimona, che potrebbe essere proprio la creatura che era stato addestrato a distruggere. Insieme, l’improbabile duo dovrà dimostrare l’innocenza di Ballister – e forse imparare qualcosa l’uno dall’altro lungo il percorso.

Quando adatti qualcosa, al centro c’è una verità che devi comprendere e amare. L'essenza di Nimona era questo equilibrio tra caos, sensibilità punk rock, paura, vulnerabilità e la fantasia di poter essere un mutaforma, ma anche la sua rabbia. I registi hanno capito bene il personaggio e hanno collaborato con Stevenson per portarlo sullo schermo il personaggio. È complicata, oscura, disordinata, carina, spaventosa e per nulla malvagia. Stevenson voleva che ci fosse un’energia che sollevasse e desse forza al centro del personaggio, una gioia che Nimona prova nel cambiare costantemente.

Nimona è una mutaforma, ma non si trasforma tanto per trasformarsi. Il suo cambiare forma nasce da un sentimento, da un bisogno reale, per necessità. Quando si trasforma in un gorilla è perché sente il bisogno di essere grande, potente e ancora più protetta. Non è un atto magico. Nella sua forma naturale, non ha forma.

< Il production design >

La vera accettazione è vedere qualcuno per quello che è.

Questo è il tema di Nimona che riguarda non solo l’accettazione, ma anche la percezione, l’aspettativa e i pregiudizi. Ogni scelta visiva del film è stata pensata per rafforzare questi concetti. Hanno scelto appositamente un look che permettesse loro di giocare con le convenzioni associate all'animazione fantasy classica 2D, per offrire uno specchio al pensiero medievale e ai pregiudizi che esistono nel nostro mondo. In modo da poter distruggere le convenzioni di questo genere e ricreare qualcosa di completamente unico e inaspettato. La storia e quindi anche i visual giocano con giustapposizione e contrasto. Fiaba classica da principessa contro distopia cruda e futuristica. Verità contro aspettativa. Luce contro oscurità. Io sono questo, non quello.

Usando questo tema come guida, hanno preso ispirazione da due artisti iconici della Golden Age per definire quelle convenzioni: Eyvind Earle, per il suo lavoro nell’animazione 2D fantasy e in particolare in La bella addormentata nel bosco, e Charley Harper, per il suo stile grafico più contemporaneo e dalle forme geometriche semplici. Dopo un'analisi approfondita, hanno quindi adattato e tradotto alcuni dei loro principi nel ricco universo cinematografico 3D del film.

Sono quindi giunti a dei principi base che hanno permeato tutto il design, come la legge di ridurre tutto alla sua forma più semplice o quella di adottare determinate forme in contrasto per il mondo dei buoni (simmetria, controllo, rigidità, verticalità, parallelismo, tradizione, colori oro e bianco) e per quello dei cattivi (asimmetria, fluidità, movimento, spontaneità, organicità, irregolarità, colori rosso e nero). Per quanto riguarda il design dei personaggi, hanno adottato l’icona della fiamma per lo spirito libero Nimona, lo scudo per il tradizionalista Ballister, la spada per l’eroico Goldenloin e l’arco per il rigido Istituto che sostiene il Regno.

Hanno usato le luci e le ombre come rappresentazione visiva del messaggio di accettazione del film. La luce rappresenta l'accettazione e l'ombra rappresenta la non accettazione. Quindi le composizioni dei personaggi sono state progettate per mostrare esplicitamente il loro rapporto con l’accettazione in quello specifico momento del film.

Per mantenere lo stile grafico e pulito, hanno fatto in modo che oggetti e personaggi diventassero più semplici in lontananza. E questo riflette anche il tema del film: più ci avviciniamo a qualcuno, più possiamo vederli per chi sono veramente.

Per creare la fusione di un medievale futuristico, hanno preso elementi medievali e li hanno portati nel mondo contemporaneo e, viceversa, hanno preso elementi contemporanei e li hanno inclusi nel mondo medievale.

< La produzione >

¬ Il look 2D

Per il film volevano ottenere un look più semplice del classico look CG. Solitamente infatti viene fatto poco compositing, tuttavia in Nimona gran parte della stilizzazione è stato ottenuta proprio con il compositing. Infatti, i render sono costosi, lasciano meno flessibilità e sono meno pratici, perché un cambiamento richiede di renderizzare nuovamente molti shot. Invece, per Nimona hanno renderizzato moltissimi layer individuali e poi li hanno assemblati insieme in compositing, per ottenere l’aspetto finale desiderato. Il compositing ha anche permesso di fare iterazioni più veloci per trovare il look che i registi volevano. Una volta trovato lo stile giusto, hanno potuto fare reverse engineering per ottenere parte del look direttamente in rendering, ottenendo un processo più scalabile.

Il look 2D è stato ottenuto scomponendo l'illuminazione dei personaggi in layer. Per gli ambienti, hanno rimosso tutta l'illuminazione ambientale e aggiunto linee nette ovunque per creare chiare separazioni tra i livelli di luci. Hanno anche usato un fall-off molto corto, quindi invece di avere bagliori più grandi attorno ai personaggi e all'ambiente, erano più tenui. Ulteriori bagliori stilizzati più netti sono stati sovrapposti, in modo da ottenere un look grafico.

Inoltre, invece di usare la profondità di campo, la foschia o simili, hanno ridotto i dettagli man mano che aumenta la distanza. Questo dà il senso di profondità, anche se l’immagine rimane completamente piatta.

¬ L'animazione

Prima di iniziare ad animare, hanno analizzato la sceneggiatura e creato un diagramma dell’arco emotivo di ogni personaggio, sia interno che esterno. In questo modo hanno potuto determinare la gamma di possibili emozioni nel film e comprendere quanta energia il personaggio portasse con sé da una sequenza alla successiva. Inoltre, hanno sovrapposto i diagrammi di Nimona e Ballister per comprendere meglio le emozioni e l’energia della loro coppia.

Per staging e posing si sono fatti ispirare molto dall’animazione tradizionale e in particolare dalle piacevoli animazioni di Mark Davis, quelle divertenti di Chuck Jones, quelle sincere di Hayao Miyazaki e quelle affascinanti di Bill Watterson. Hanno anche fatto molta attenzione al concetto di eye trace, cioè fare in modo che l’audience guardi lo schermo e veda solo gli elementi più importanti di quel particolare shot.

La performance di Nimona è il più diversa possibile da quella degli altri personaggi, per sottolineare la sua natura imprevedibile. Le sue emozioni sono state una sfida perché hanno una grande diversità che va dall’innocenza, al divertimento, dal dolore, alla forza, fino alla vulnerabilità. Gli animatori hanno messo grande impegno nel voler tradurre queste emozioni complesse in una performance che fosse il più possibile accurata, veritiera e sincera, esagerata o sottile a seconda delle necessità. Le animazioni sono state guidate dalla storia, dall’arco emotivo dei personaggi e dalle ottime performance vocali dei doppiatori. Hanno ascoltato attentamente e ripetutamente le tracce vocali e accuratamente creato il posing e le espressioni, per fare in modo che la performance fosse emotivamente veritiera. Per tutte le animazioni, dalla caotica trasformazione in balena al più impercettibile movimento dell’occhio, l’obiettivo era quello di comunicare sinceramente chi Nimona fosse, così che l’audience potesse comprendere, vedere e sentire il vero cuore del personaggio.

¬ Le trasformazioni di Nimona

Per le trasformazioni, il dipartimento di animazione ha stabilito il timing, la transizione e come una forma muta in un’altra, con l’obiettivo di ottenere delle trasformazioni molto veloci e pulite. Gli animatori hanno svolto un gran lavoro sui frame in-between, soprattutto nei casi in cui i due corpi tra cui si ha la transizione hanno dimensioni e forme molto diverse. Il team degli effetti si è poi occupato di creare le linee d’azione, per rendere le trasformazioni ancora più grafiche. Le linee sono state create tridimensionalmente e sono state specificatamente animate per seguire l’arco del movimento. Queste linee aiutano l'occhio con la parte centrale, la parte di transizione, perché invece di guardare la creatura reale che si restringe, ora lo spettatore guarda le linee grafiche e non la magia nascosta dietro di esse, ritrovandosi infine con la nuova creatura davanti.

¬ Gli effetti visivi

Anche per gli effetti simulati, come il fuoco soprattutto, hanno voluto ottenere un look più grafico. Sono quindi partiti dai dipinti del production designer, ne hanno ricavato le forme elementari e poi gli artisti FX hanno utilizzato quelle piccole fiamme a forma di diamante come fonte del fuoco. Erano essenzialmente sprite di fuoco casuali che davano un aspetto più grafico.

Per la creatura oscura che compare alla fine del film, hanno fatto molte sperimentazioni e alla fine hanno optato per un personaggio con corpo rigido a cui hanno sovrapposto degli effetti di fumo. Hanno animato il personaggio base sottostante e poi l’hanno rimosso, tenendo solo gli effetti di fumo che però potevano così reagire al movimento del corpo rigido. La velocità del fumo, il modo in cui la creatura agita le braccia, il modo in cui il fumo si allontana, tutto è basato sulla velocità e sul movimento effettivo della creatura. Inoltre, visto che la sequenza si svolge di notte, hanno iniziato con una creatura più luminosa e ne hanno poi abbassato la luce gradualmente man mano che entra in città, così da mantenere l’attenzione dello spettatore su di essa.

\\ Conclusione

Nimona, con la sua capacità di mutare forma, rappresenta il cuore pulsante del film. Non è solo un potere magico; è la manifestazione di un'identità fluida, di un'esistenza senza confini definiti. Con il suo mix unico di umorismo, azione e sentimento, Nimona non solo intrattiene, ma ispira, invitando gli spettatori a riconoscere e abbracciare la propria unicità. È un profondo messaggio di accettazione e libertà, che vuole essere vicino a tutti coloro che hanno la sensazione di non essere visti o sentiti e far loro sapere che non sono soli. Nimona dimostra che, anche nei momenti più bui, c'è sempre spazio per la luce, per l'accettazione e per l'amore verso se stessi e verso gli altri.

Ascolta ora il podcast in cui parliamo di Nimona, per scoprire di più sulla storia, i personaggi e le tematiche del film!

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